Questo è un “Artista di strada”
Perché siamo in un mondo in cui chi, con passione e metodo, è in grado di regalare emozioni, può essere costretto a farlo per strada, come attività considerata di accattonaggio, non essendo un “lavoro vero”.
Mentre c’è chi veste in giacca e cravatta, sta in un ufficio caldo, gestisce altre persone, è stimato dalla società ed è tutelato dallo stato perché ha un “lavoro vero” che crea benessere e beneficio per tutti, come vendere cose o lucrare su movimento di denaro inesistente.
Mi piacerebbe fosse il contrario. Mi piacerebbe che tutti gli artisti avessero quei benefici e i “lavori veri” fossero visti come un “non ho saputo fare di meglio nella vita che muovere soldi”. Tipo il “banchiere di strada”.
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Un lavoro… vero.
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