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La CIA ammette operazione di cover-up sull’omicidio Kennedy

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Ci sono voluti “solo” 50 anni e finalmente trapelano i primi documenti desecretati che dimostrano un’operazione di cover-up da parte della CIA riguardo le indagini sull’omicidio Kennedy.

Le prove arrivano da un rapporto interno della CIA che documentano chiaramente come l’organizzazione non abbia collaborato in maniera trasparente con la commissione Commissione Warren (istituita per investigare l’assassinio di JFK) fornendo tutti i dati in suo possesso, bensì abbia consegnato solo quelli che davano come unico sospetto Lee Harvey Oswald, tralasciando tutte le altre piste e prove che portavano in altre direzioni (che erano moltissime).

E’ chiaro che la scelta della CIA non si basa su una scelta di “intelligence” e ha gravemente indirizzato le indagini verso un risultato che si voleva ottenere piuttosto che far sì che le indagini portassero alla verità.
La cosa ancora più sconvolgente è che, sempre da questo rapporto, si evince che Oswald era sotto controllo da parte della CIA da anni, infatti anche la sua posta privata era sotto controllo. Nonostante questo la CIA ci ha fatto credere, per decenni, che quest’uomo, da solo, abbia pianificato e portato a termine l’omicidio del presidente degli Stati Uniti.

hqdefaultRiassumendo, il quadro generale quindi presenta un’organizzazione che ha completamente disatteso la natura del concetto stesso di “indagine”, tacendo informazioni sensibili e facendo percorrere alla “giustizia” una strada precostituita che portasse alla colpevolezza di un uomo che in realtà era sotto controllo da anni, quando moltissime prove portavano a conclusioni differenti.

Questo fatto è anche il riassunto di moltissimi altri avvenuti nel corso della storia. Eventi spesso catastrofici, emotivamente forti, che hanno ribaltato le sorti di un paese o che comunque hanno indirizzato la vita delle persone verso una determinata strada. Eventi che hanno sempre presentato ombre scure, sin dalla nascita, e che all’epoca venivano (e vengono tutt’ora) chiamati complotti (oggi gombloddi dalla schiera di quelli che ridicolizzano coloro che semplicemente cercano la verità dei fatti perché quella fornita loro non li convince) poi, con il passare del tempo, si trasformano in fatti storici, sempre però lasciando passare il tempo necessario perché la verità non rappresenti più una minaccia all’ordine costituito.

Spesso è proprio questa l’unica differenza tra un “gomblotto” e un “fatto storico”: una quantità di anni sufficiente a far sì che la verità su un evento non rappresenti più un problema per il sistema.
E’ una lezione molto facile da imparare se si guarda alla storia passata, proprio perché è un cliché che si ripete da secoli. Peccato che ancora oggi ci sia un esercito di persone che per ignoranza, paura o addirittura malafede ridicolizzano la ricerca della verità facendola passare come follia psicotica di persone inaffidabili.
Con buona pace del CICAP, Piero Angela e seguaci, ma anche di semplici convenzionalisti ingenui che non trovano altra via di soddisfazione personale se non quella di ridicolizzare chi dissente e sentirsi comodi nella poltrona (sempre più scomoda) della maggioranza (che sta diventando minoranza), i complotti sono quasi una costante storica, questo è quello che è sempre successo e la storia dimostra puntualmente che hanno torto marcio.

 

di seguito articolo di TrueActivist.com tradotto da me:

Alla fine, secondo un rapporto politico esplosivo questa settimana, i sospetti che la CIA abbia coperto l’omicidio di JFK, sono stati confermati. Cinquantadue anni dopo la morte del presidente, documenti declassificati dimostrano che la CIA era in comunicazione con il presunto assassino Lee Harvey Oswald PRIMA dell’omicidio di JFK nel 1963, e che la sua corrispondenza era sotto controllo dal 1959.

Non solo, ma John McCone, che era capo della CIA a quel tempo, avrebbe nascosto le prove alla Commissione Warren che fu istituita da Lyndon Johnson per investigare l’assassinio di JFK. Il capo-spionaggio e altri alti funzionari della CIA sono accusati di aver nascosto informazioni vitali alla commissione e quindi aver deviato il corso della giustizia. La CIA stessa lo ha ammesso.

Il rapporto politico si basa sul prove fornite dallo storico della CIA David Robarge. Egli ha dichiarato che il cover-up aveva lo scopo di mantenere la Commissione concentrata su “ciò che l’agenzia credeva a quel tempo era la migliore verità, ovvero che Lee Harvey Oswald (per motivi ancora indeterminati) aveva agito da solo nell’uccisione di John Kennedy”. McCone ha fatto in modo che la CIA fornisse solo assistenza “passiva, reattiva e selettiva” alla commissione Warren, questo significa che l’inchiesta è stata gravemente compromessa e non ha dato seguito ad altri indizi che potevano essere stati cruciali nella ricerca della verità.

Robarge ritiene inoltre che John McCone, morto nel 1991, abbia nascosto informazioni essenziali relative a vari programmi della CIA per assassinare Fidel Castro. Lo storico sottolinea che questi complotti potrebbero essere collegati all’assassinio di JFK (c’è una forte possibilità che il suo omicidio sia stato una sorta di di vendetta per le operazioni della CIA in Cuba) ma la riluttanza di McCone ad esplorare altre possibilità al di fuori di Lee Harvey Oswald come principale sospettato, potrebbe aver provocato una grave errore giudiziario.

JFK era il più giovane e più carismatico presidente degli USA e la sua morte ha scosso la nazione. Le teorie alternative sul suo omicidio sono popolari in tutta l’America: un sondaggio del 2013 ha rilevato che solo il 30% degli americani crede che Oswald sparò a JFK e che agì da solo. Il 61% ritiene che altri personaggi sono stati coinvolti in una cospirazione.

David Robarge ha per primo pubblicato queste affermazioni esclusive in ​​una rivista interna segreta della CIA nel 2013. Le sue affermazioni sono state ora declassificate e vi si può accedere pubblicamente dalla National Security Archive della George Washington University (link). Robarge ha anche scritto una biografia di John McCone, ma il suo libro continua ad essere secretato. Cos’altro può aver scoperto lo storico? Speriamo che la piena verità di quanto accaduto in Dealy Plaza in quel fatidico giorno sarà molto presto conoscenza comune.

Per saperne di più


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